86 – Sotto silenzio

Se fosse vero che De Mauro l’ha preso di punta allora lei, Gaeta, avrebbe chiuso”. Con questa frase, per lui incredula e per me sibillina, mi congedò Riccardo Luccio, al termine di una lunga e cordiale conversazione a Firenze, giusto tre anni fa.

L’accoglienza non dirò “ostile”, né “fredda”, ma semplicemente “assente” delle mie recenti pubblicazioni scientifiche (AG 12, AG 13, AG 14, AG 15 e AG 16) mi ha chiarito il significato del termine “chiusura”. Significa semplicemente che quello che io scrivo, foss’anche una nuova teoria della relatività!, non esiste, non viene preso in considerazione, passa del tutto sotto silenzio, unsaid.

Non si tratta di complotti o congiure, ma di mancanza di “protettorato” scientifico (se non vera e propria mafia accademica): se non si hanno santi in paradiso, pensa saggiamente il popolo, non si va avanti!

Molti hanno riso di queste mie parole, alcuni hanno il pudore di tacere, pochi, per fortuna, si indignano.

    Indietro