1 - Telegrafia e lingua dei segni

 

Caro Pigliacampo,

con qualche sparuto riferimento, sia nelle mie pubblicazioni sia in qualche email privata, ho accennato agli insospettabili rapporti non solo tra telegrafia e stenografia, ma anche tra telegrafia e LIS. In particolare l’analogia è evidente nella gestualità degli antichi telegrafi a braccia, tipo Chappe, come si vede da questa vignetta.

Vorrei però sottoporre alla tua attenzione questo passo scritto da un avvocato nel 1862, cioè pochi anni dopo che il telegrafo Morse si era diffuso in Europa, e chiederti cosa ne pensi e, in particolare, se nella lingua dei segni è mantenuta la biunivocità tra i segni gestuali e i segni alfabetici. Grazie. Gaeta

 

“Il telegrafo è un mezzo per trasfondere in altri i nostri pensieri, quali sono le parole, i cenni, gli scritti. Fra quali di questi tre mezzi può egli annoverarsi? Io non credo che esattamente possa ascriversi ad alcuno in se medesimo, ma ne’ suoi effetti partecipa di tutti, e all’uno e all’altro più si accosta secondo i casi. E prima di tutti assomiglia al parlare a cenni (quasi) di sordomuti, inquantochè non passa da chi si esprime a chi deve ricevere il pensiero, se non per mezzo di interpreti: l’uno parla, l’altro non ascolta ma legge, e tra i due v’è un terzo il quale maneggia lo strumento, e quasi mandatario dell’uno scrive all’altro”.

 

F. SerafiniIl telegrafo in relazione alla giurisprudenza civile e commerciale – Pavia 1862

(N.B. – Il testo integrale nella sezione Fonti on line)

 

Intervento di Pigliacampo:

Interessante. Ci farò un articolo per la nostra rivista "Parole & Segni".

 

Intervento di Crapella:

Nella telegrafia professionale i passaggi dell’informazione erano:

1)    scrittura del testo da parte del mittente;

2)    trasmissione da parte di un operatore al tasto;

3)    ricezione da parte di un operatore (“zonista” o “marconista”);

4)    trascrizione dello stesso operatore;

5)    lettura del testo da parte del destinatario.

Nella telegrafia amatoriale qualcuno dei precedenti passaggi può mancare.

Inoltre accenna a due fenomeni molto importanti: autocompletamento anticipato di parole o frasi durante la ricezione; il punto 4) è obbligatorio solo per le basse velocità.

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