La tensività di Lucidi e il “tiro” di Sasso

 

Caro Pappalardo e caro Gambarara,

ecco poche riflessioni, rispettivamente di telegrafia e di linguistica, scaturite dai recenti proficui miei incontri con radioamatori di prim’ordine e col chiarissimo linguista Tullio De Mauro.

Tra le tantissime cose che tu, Lino, mi hai insegnato c’è la faccenda della manipolazione “tirata”, che si viene ad aggiungere a quella americana, italiana, coloniale, a mano morta, a uncinetto, dei ferrovieri, ecc. che in questi anni ho avuto modo di studiare – ahimé solo teoricamente, perché come sai il mio unico maneggio del tasto Morse è avvenuto lunedì scorso, mentre la tua mano muoveva per me il mio docile polso!

Se ho ben capito il tuo maestro, il Cav. Tommaso Sasso, insegnava (all’istituto privato “Marconi” di via Palestro a Roma) a tirare a sé il tasto, con movimento adduttivo (e non abduttivo), per avere una manipolazione meno stancante e per non ritrovarsi l’avambraccio “a pezzi” (glass arm) dopo qualche ora di manipolazione.

Questo insegnamento, per certi aspetti simile a quello del Forcieri (1884), a me pare estremamente fecondo, non soltanto per la verifica sul campo fattane da tantissimi operatori come te, ma per le sicure analogie che io vi trovo con la tensività scoperta negli anni cinquanta dal glottologo cieco Mario Lucidi. Infatti, come ho più volte ribadito, ritengo la telegrafia un perfetto laboratorio per studiare le “costanti” articolatorie di Lucidi, del tutto analoghe alle “costanti” che sicuramente esistono nell’accennato bailamme dei movimenti (oscillazioni, inversioni, snodi, retroversioni, ecc.) di falangi, falangette, falangine e soprattutto del polso durante gli infiniti stili di manipolazione telegrafica. Ecco perchè oltre alla collaborazione dei telegrafisti ho bisogno di quella, ancora più preziosa, dei linguisti!

Purtroppo qui ci sono state delle incomprensioni e delle esitazioni, ma ora qualche punto fermo c’è. Per esempio, caro Gambarara, ieri ho avuto conferma direttamente dal prof. De Mauro, nel corso di un cordiale colloquio - di cui pubblicamente lo ringrazio - che lo stenoscritto degli allievi di Saussure (barbaros) esiste e sicuramente si trova a Ginevra. Quindi, caro professore, basta un po’ di buona volontà per averlo!

Più difficile invece potrebbe essere la ricerca delle dispense del Sasso (nelle biblioteche di Roma, Ministero PT incluso, non ci sono e l’istituto Marconi non esiste più), ma sono certo che tu, Lino, vorrai perdere un po’ di tempo per cercarmele.

Cordialmente. Andrea Gaeta

 

Intervento di Pappalardo:

Ha cercato e trovato dispense e notizie del cavaliere Sasso.

 

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