82 – Le due molle di Hipp

 

   

 

Riporto una mia email del 15 gennaio 2003 al Cav. Maurizio Bigazzi della Fondazione Marconi di Bologna

 

Proseguendo gli studi sulla telegrafia cui faccio riferimento nel recente lavoro sul cronoscopio ho fatto una piccola – ma “grande” nella mia prospettiva scientifico-buccoliana – scoperta, e cioè che la soluzione tecnica della doppia molla del relè Hipp era stata adottata anche in alcune stampanti Morse, in particolare di fabbricazione Hipp (vedi foto allegata, presa dal bel libro illustrato “Il museo della posta”, a cura di Cesare Della Pietà. Franco Maria Ricci, Milano 1988).

Nelle decine e decine di testi e manuali tecnici di telegrafia da me finora compulsati è ampiamente descritto, però, solo il regolaggio (adjustment) della macchina Morse diciamo “normale”, con una sola molla antagonista, e può anche darsi che i dati che cerco erano riportati solo nei manuali di istruzione di quelle macchine particolari.

Lei, caro Bigazzi, è l’unica persona, di quelle di mia conoscenza, che, per la vasta e diretta competenza di cose telegrafiche antiche, potrebbe aiutarmi a rintracciare questi dati. Entrando in qualche dettaglio tecnico avrei bisogno di indagare:

1) l’epoca e la diffusione di queste Morse (solo nei circuiti in corrente continua, quelli col Forcieri?);

2) se l’aumento di sensibilità era reale perché la molla differenziale non si impose?;

3) si trattava forse di una regolazione fine o semi-fissa?

4) tale regolazione coinvolgeva automaticamente anche lo sbraccio?, ecc.

Naturalmente estendo il mio appello anche ai codestinatari di questa email.

Grazie e cordiali saluti. Andrea Gaeta www.bitnick.it

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