134 – La pistola di Volta

 

Riporto da Civiltà Cattolica del 12 ottobre 1867, Serie VI, vol. XII, fasc. 422, p. 224, la trascrizione, purtroppo incompleta, del manoscritto autografo in cui Alessandro Volta accenna ad un ipotetico telegrafo.

Questo prezioso documento, scovato da Cesare Cantù e contestato da Luigi Magrini (che vi vedeva forse una minaccia alla priorità del suo telegrafo elettromagnetico), è una lettera scritta da Volta al professor Bertelli di Pavia e datata Como, 15 aprile 1777.

Come si vede dall’immagine c’è anche uno schizzo della linea telegrafica su pali, della celebre “pistola di Volta” a detonazione di gas mediante scintilla elettrica (vedi internet) e del piccolissimo intervallo superabile dalla scintilla.

Quante belle idee di sperienze sorprendenti mi van ribollendo in testa, eseguibili con questo stratagemma di mandar la scintilla elettrica a far lo sparo della pistola a qualsivoglia distanza e in qualsivoglia direzione e posizione! Invece del colombino che va ad appiccar l’incendio alla macchina de’ fuochi artificiali, io vi manderò da qualunque sito anche non diretto la scintilla elettrica, che col mezzo della pistola aggiustata al sito della pianta artificiale, vi metterà fuoco. Sentite. Io non so a quante miglia un fil di ferro, tirato sul suolo dei campi o della strada, che infine si ripiegasse indietro, o incontrasse un canal d’acqua di ritorno, condurrebbe giusta il sentier segnato la scintilla commovente. Ma preveggo che in un lunghissimo viaggio, de’ tratti di terra molto bagnati o delle acque scorrenti, stabilirebbero troppo presto una comunicazione e quindi devierebbero il corso del fuoco elettrico, spiccato dall’uncino della caraffa per ricondursi al fondo. Ma, se il fil di ferro fosse sostenuto alto da terra da pali di legno qua e là piantati, ex. gr. da Como fino a Milano; e quivi interrotto solamente dalla mia pistola, continuasse in fine a pescare nel Canale naviglio, che si continua col mio lago di Como; non credo impossibile di far lo sparo della pistola a Milano con una buona boccia di Leyden, da me scaricata in Como…

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