124 – I crampi di Matthias

Senza crampo

Con crampo

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Traduco un importante articolo di J. Matthias (che già conosciamo). Journal Telegraphique 1879/80 (vol. IV)

 

Nel sistema nervoso di alcuni impiegati che hanno lavorato parecchi anni all’apparecchio Morse a volte nascono contrazioni del polso e delle dita, analoghe al crampo dello scrivano. Queste contrazioni momentanee dei nervi per l’impiegato sono un male reale e pregiudicano molto il servizio perché provocano la riproduzione indistinta e anche la mutilazione completa di molti segnali, il che rende molto penoso il lavoro.

In genere sono sempre gli stessi i segnali la cui trasmissione dà luogo a questi crampi (vedi tabella).

Non si tratta di alterazioni dovute a un lavoro poco accurato, perché quando l’impiegato ripete questi segnali a più riprese lo stesso difetto si ripete ostinatamente allo stesso punto.

Questi fenomeni si manifestano il più delle volte con i manipolatori americani a corrente di riposo, perché questi tasti sono più difficili da maneggiare e devono essere tenuti con più forza. Poiché le leve di questi tasti devono vincere la tensione della molla per essere abbassati sul punto di contatto, ne consegue una certa tendenza a trasmettere più prontamente i segnali uno dopo l’altro, ed è precisamente questa circostanza, unita all’obbligo di mantenere il manipolatore con più forza, che fa si che la mano abbia molto più a soffrire di questi fenomeni di contrazione quando si lavora con i manipolatori americani che non con quelli a corrente di lavoro (tedeschi, vedi Morse News 119 e Morse News 120). Accade spesso che alcuni impiegati non possono più usare la mano destra per trasmettere e devono lavorare con la sinistra.

Avendo provato in me stesso questi effetti ho cercato dapprima i mezzi per porvi rimedio. Ecco ciò che ho impiegato con successo. In primo luogo mi sono sforzato di lavorare un po’ meno rapidamente col manipolatore e soprattutto di marcare i punti il più fortemente possibile. Inoltre ho alzato la sedia, avendomi l’esperienza insegnato che con una sedia bassa è più difficile dirigere bene il tasto. Infine mi sono applicato a riprodurre bene i segnali che erano costantemente alterati, separandoli dagli altri con uno scarto maggiore.

Questi fenomeni, tuttavia, non si sono fatti sentire in tutti gli impiegati. La cosa si può spiegare per la diversità dei temperamenti, cosa di cui si dovrebbe tener conto per il servizio degli apparecchi. Le persone dal temperamento collerico e sanguigno sono più soggette a questa infermità. Per lo meno è una supposizione che l’esperienza ha confermato. La garanzia migliore contro questi fenomeni morbosi sarebbe quella di prendere l’abitudine a manipolare con calma e con più regolarità possibile.

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