67 – Una pagina di Ribot

Traduco l’unica recensione particolareggiata, fatta da Théodule Ribot (vedi foto) e apparsa nella Revue Philosophique de la France et de l'étranger, 1882, p. 690-691, delle ricerche sperimentali di Buccola su La memoria organica nel meccanismo della scrittura.

 

Riassumiamo il più brevemente possibile l’insieme di queste numerose esperienze, ma prima sono necessarie poche parole sullo strumento impiegato nelle ricerche. Su una lastra di metallo rettangolare Buccola con una comune penna scrive delle lettere, delle sillabe e delle parole. La piastra metallica e la penna sono collegate con fili conduttori all’apparecchio cronometrico (cronoscopio di Hipp), che registra l’istante in cui la penna tocca la lastra di rame (chiusura della corrente elettrica) e l’istante in cui la penna si stacca dalla superficie di contatto (apertura della corrente) dopo aver compiuto i movimenti richiesti per la formazione della lettera, della sillaba o della parola.

Le esperienze sulle lettere semplici (a, m, A, M, B, G) e sulle lettere multiple (aa, aaa, aaaa, aaaaaa) indicano una regolarità perfetta del tempo durante il quale la mano produce i vari e complicati movimenti della scrittura, e un aumento di tempo proporzionale al numero di volte, doppio o triplo, che il segno grafico deve essere espresso.

Le esperienze sulle parole (Dante, Omero, Alessandro, Colombo) hanno un andamento regolare con oscillazioni che non vale la pena di tenere in conto. Non solo c’è eguaglianza di durata nei movimenti grafici impiegati per ogni parola, ma c’è anche corrispondenza tra le variazioni o errori medi di ogni serie. Le esperienze sulle parole Humboldt e Helmholtz danno un risultato significativo in relazione alla progressiva diminuzione degli errori seriali.

Trascurando le poche esperienze sui punti e le virgole, passiamo alle esperienze sulle parole scritte ad occhi aperti e ad occhi chiusi. La parola Alessandro, con i seguenti valori, conferma l’influenza che la visone binoculare esercita sul meccanismo della scrittura:

 

a occhi aperti

a occhi chiusi

media generale

3,023

3,010

variazione media

0,0244

0,0642

valore massimo

3,071

3,202

valore minimo

2,985

2,874

differenza

0,086

0,328

 

La parola Roma, in 32 esperienze di scrittura normale e lenta, ha dato questi valori:

 

in scrittura normale

in scrittura lenta

media generale

1,793

3,586

errore medio

0,0233

0,101

valore massimo

1,866

3,880

valore minimo

1,744

3,270

differenza

0,122

0,610

 

Le medie dei tempi e degli errori sono meno elevate scrivendo con la mano destra che con la sinistra. I tempi della scrittura a specchio (litografica) e della scrittura normale stanno tra loro nel rapporto 100 : 106, mentre i rispettivi errori medi stanno nel rapporto 100: 160.

Il tracciamento di una linea retta dà i seguenti valori:

 

con movimento di abduzione

con movimento di adduzione

media generale

0,745

0,693

errore medio

0,0220

0,0410

valore massimo

0,792

0,831

valore minimo

0,703

0,576

 

Eccoci all’ultima esperienza. Buccola, avendo voluto determinare il tempo che egli impiega a immaginarsi la sua mano che si muove sulla lastra metallica e scrive le lettere di cui si compongono le parole Dante e Omero, ha trovato il rapporto, tra le durate reali grafiche e le durate immaginarie, di 100 : 134 per Dante e 100 : 125 per Omero.

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