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 *  Gli Atomi  - Collana di studi grafici, fonetici ed elettrici – http://www.bitnick.it

               

Roma, 2 Aprile 2003

OGGETTO: Il Bitnick e la famosa china.

 

Chiarissimo Professor De Mauro,

venti anni fa Ella ebbe ad accennarmi di critica semantica e degli inviti dei linguisti (Lucidi, Pagliaro) a non lasciarsi andare sulla china delle interpretazioni più comode e a tener invece conto di ogni incongruenza. Allora, certamente, anch’io “scivolai” sulla china di quelle sagge parole, nel senso che non ne afferrai appieno la portata; ma oggi, dopo le infinite incomprensioni del mio Bitnick, ne ho avuto la diretta, e dolorosa, consapevolezza. Ma l’ultima mia esperienza di questi generali fenomeni di fraintendimento lascia sconcertato anche il più scaltrito degli uomini.

Ho avuto l’occasione e la fortuna, recentissimamente, di illustrare a voce, per quasi mezzora, a Carlo Freccero, brillante e noto direttore di reti televisive, il format “Count-down” da me ideato, nell’ambito del quale funziona il microsatellite Bitnick. Ebbene Freccero, incuriosito ma non interessato, di fatto non ha capito niente neanche lui, e neanche con la spiegazione dell’autore - che crede di sapersi esprimere, non foss’altro per il suo mestiere di insegnante! (Pur avendo “letto” le carte Freccero ha concluso che il Bitnick può essere molto idoneo per i sondaggi di Bruno Vespa!)

Dev’essere un’ineluttabile legge di natura: non sappiamo leggere, non sappiamo ascoltare, e quando ci sembra di farlo lo facciamo sempre “in discesa”, lungo la china dell’ovvio, del risaputo, del pregiudizio. Ma c’è di più. La gente, adombrata per l’accusa di “non saper leggere”, mi si rivolta contro e con addebiti ben più infamanti (anche perché larvati)!

Non è la prima volta che io mi appello al maestro, all’amico e al linguista De Mauro - che ben sa che la lettura vera è “in salita” -, però sarà l’ultima. Un ulteriore silenzio, dopo le Sue ultime ambigue parole dell’estate 2001, mi autorizzerà ad interpretarlo come sconfessione su tutti i fronti (Bitnick, Lucidi, Hipp, ecc.) e a trarne le necessarie conseguenze.

Cordiali saluti.

 

Andrea Gaeta

 

 

P.S. – In soldoni, prof. De Mauro, quello che chiedo è una semplice “raccomandazione”, una telefonata che in condizioni normali non si nega a nessuno, per essere ascoltato da un dirigente tecnico della RAI e avere una risposta formale e articolata che non sia una di queste tre: non mi interessa, non è di mia competenza, i sondaggi già si fanno col televoto.