Roma 28.7.04

A  Marco Casareto – Focus

 

Egregio Caporedattore,

rispondo brevemente, pubblicamente e pacatamente alla Sua cortese lettera odierna.

Il Bitnick non è un gioco, da tavolo e colorito: è invece un sistema di televisione interattiva, con prestazioni diverse e da molti punti di vista maggiori dei sistemi informatizzati che oggi cercano di imporsi, o sovrapporsi, alla normale televisione generalista.

Count-down a sua volta è un format, a confronto del quale molto di quello che passano le reti italiane è realmente “spazzatura” (mi riferisco a Grandi Fratelli, Carrambe, Amici e simili).

Già dall’attributo “equivalente” del mio sistema interattivo si evince che non si tratta di radio, quindi lo scrupolo dello “svelare il trucco” (delle temporizzazioni a codifica implicita) mi pare del tutto fuori posto e, forse, pretestuoso.

L’assenza di “tecnologia alta”, al contrario, è la forza e la ragion d’essere dell’invenzione. Non solo nel mio sistema non c’è inquinamento elettromagnetico e dispendio energetico, ma allo spettatore medio – la classica casalinga di Voghera – non interessa il funzionamento tecnico, ma solo quello spettacolare, che è coinvolgente, accattivante e – se preferisce – “magico”.

Sono convinto che anche Lei, come altri (in primis il prof. Morcellini), sia rimasto nefastamente e involontariamente influenzato dalla polemica con De Mauro che, pur del tutto rientrata (vedi, per esempio, Morse News 32 e 63), continua a far velo all’invenzione, già di per sé oscura.

Sì, “il mondo radiotelevisivo è un ambiente in cui è difficile entrare se non si è… presentati”, ma Focus sarebbe stata un’ottima presentazione. Peccato!

Cordiali saluti. Andrea Gaeta  www.bitnick.it

 

 “Avendo esaminato i documenti e il video prodotti dal professor Gaeta per illustrare il senso della propria invenzione e dopo aver discusso con lo stesso professore, nonché con colleghi matematici e informatici, credo di poter affermare che quanto il professor Gaeta  da anni propone  costituisca una intelligente integrazione di effetti psicologici, elettromagnetici e di spettacolo in grado di generare (senza dispendio di energia ma attraverso un semplice sistema di comunicazione a codifica implicita) l'impressione di un coinvolgimento diretto di grandi masse di spettatori a giochi televisivi a premi. Il sistema ideato dal professor Gaeta consente inoltre di valutare oggettivamente tale sensazione verificando in modo molto semplice l'esattezza delle risposte attraverso il piccolo apparecchio denominato "Bitnick". L'unico problema evidenziabile è quello della comunicazione dei risultati ad un organo centrale di emittenza televisiva, nel caso in cui  il sistema venisse implementato per una premiazione su scala nazionale, invece che per il semplice coinvolgimento su scala nazionale seguito da premiazione su scala domestica o domestica-allargata (tipo Bingo o altro)” (Federico Di Trocchio).