All’Istituto Superiore delle Comunicazioni

e delle Tecnologie dell’Informazione

viale Europa 190 – 00144 Roma

       Roma 25.9.2000                                                                      

       OGGETTO: Valutazione tecnica del “Sistema Gaeta”. Controdeduzioni.

 

Il sottoscritto Dott. Andrea Gaeta, residente in via Giuseppe Mantellini 10 (non 13) – 00179 Roma, inventore della Televisione Interattiva Equivalente - Sistema Gaeta (Bitnick, Count-down, ecc.), fa seguito all’allegata nota IST/SG/AA.GG/8.2/GA/553 del 15.2.2000 dell’ufficio in indirizzo, alla quale ha potuto accedere, ai sensi della Legge sulla trasparenza amministrativa, in data 15.9.2000.

 

PREMESSE

Il sistema di Televisione Interattiva Equivalente necessita, nell’ordine, delle seguenti valutazioni, comportanti ognuna specifiche competenze:

1)                tecnica    (non radiotecnica ® ISCTI, Fondazione Bordoni, ecc.);

2)                psicologica   (terminologie di utilizzo, fenomeni percettivi, ecc. ® CNR, Università);

3)                sociologica   (TV generalista ® Ministero Beni Culturali, RAI, Università, ecc.);

4)                economica  (concorso/lotteria, cessione diritti all’estero, ecc. ® Ministero Finanze);

5)                linguistica   (vedi la pubblicata memoria “Il Bitnick incompreso”, Roma 2000);

6)                legale       (eventuale leggerezza, cattiva amministrazione o inadempienza della RAI).

Si direbbe che nella gestione della complessa materia il Ministero delle Comunicazioni, esorbitando dalle proprie competenze, abbia invertito l’ordine di tali valutazioni, in quanto tramutava il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro la RAI avanzato dallo scrivente il 26.11.1999 in un “semplice espostoancor prima di conoscere le risultanze della valutazione tecnica dell’ISCTI. Nella summenzionata nota si rileva infatti una prima incongruenza, non semplicemente formale, tra l’OGGETTO - di carattere legale - e le RISULTANZE - di carattere tecnico -, come se l’ISCTI fosse stato investito, e sovraccaricato, di tutte le valutazioni di cui sopra.

Il non ravvisare alcun “provvedimento amministrativo impugnato” non può, d’altra parte, far escludere a priori e pregiudizialmente altri illeciti, mentre la trasformazione del ricorso in esposto può far pensare ad una caducazione in pectore o di fatto.

È da presumere, viceversa, che un mandato più incisivo e meno condizionante avrebbe indotto l’ufficio in indirizzo ad una valutazione tecnica più approfondita, esaustiva e corretta.

 

CONTRODEDUZIONI

Entrando nel merito delle valutazioni espresse da codesto ufficio lo scrivente rileva quanto segue:

1)                  la valutazione Mediaset (“il sistema non è originale”) non ha alcun valore sia perché trattasi di formula stereotipa usata da tale azienda (privata) per declinare, peraltro in piena discrezionalità, le innumerevoli proposte ricevute e di non interesse, sia soprattutto perché in netta antitesi con la contestata stessa valutazione (“il sistema è originale…”) dell’azienda (di Stato) RAI;

2)                  il Bitnick, pur non essendo un apparato di radio-comunicazioni, può però definirsi a pieno titolo “apparato di telecomunicazioni”, perché permette una particolare comunicazione individuale e bidirezionale appoggiata o asservita alla comunicazione televisiva di massa e unidirezionale;

3)                  la validità del Sistema Gaeta può certamente valutarsi dal punto di vista dello spettacolo, ma tale valutazione cade nel vuoto se non è sorretta, a monte, da tutte le valutazioni di cui sopra;

4)                  il televideo non ha assolutamente niente a che vedere col Bitnick, sia nel funzionamento che nell’utilizzo. Vero è che entrambi si appoggiano alla trasmissione televisiva, ma il primo è un apparato di radio-comunicazione innestato, anche come hardware, nel “mezzo” puramente tecnico (canale, portante, larghezza di banda, ecc.), il secondo invece è un apparato del tutto autonomo dal mezzo televisivo e che si appoggia invece al contenuto del programma irradiato (copione, computergrafica, ecc.). Per quanto riguarda poi l’utilizzo basta osservare, per non dire altro, che l’interattività del televideo è individuale a livello di televisore, mentre l’interattività del Bitnick è individuale a livello dei singoli telespettatori seduti davanti a uno stesso televisore!

5)                  il Bitnick non è un gadget, ma un dispositivo elettronico discriminatore di intervalli temporali, coperto da brevetto e disponibile sotto forma prototipale. Pur non essendo un apparato di radio-comunicazione la sua analisi tecnica non esula dai compiti dell’ufficio in indirizzo sia perché il Bitnick funziona solo in sinergia con tali apparati, sia perché codesto ufficio presumibilmente si occupa non solo di omologazioni di sistemi radio ma anche delle svariate tecnologie inerenti la comunicazione, l’informazione e l’elettronica in generale (alimentatori, misure, ecc.).

Sulla scorta dei precedenti rilievi il summenzionato documento di codesto ISCTI non può che configurarsi come l’ennesima e incontrovertibile conferma, anzi il più autorevole suggello alla tesi del fraintendimento generale difesa nella citata e in nulla peregrina memoria Il Bitnick incompreso.

 

ISTANZE

Tutto ciò premesso e ritenuto il sottoscritto Dott. Andrea Gaeta chiede di essere convocato ufficialmente da codesto Istituto onde poter spiegare una buona volta in dettaglio i molteplici aspetti dell’invenzione. In subordine lo scrivente richiede un documento che, rettificando le valutazioni precedentemente espresse, attesti almeno la funzionalità strettamente tecnica del sistema, e cioè che il Bitnick non è un parto di fantasia tipo “moto perpetuo” o un’applicazione della stranota conversione analogico/digitale, come pure è stato supposto (e non dal grande pubblico, ma da persone qualificatissime!). Tale documento può anche postillarsi con pareri sull’inutilità del Bitnick (sposando, ad esempio, la colorita opinione recentemente e informalmente espressa dall’ing. Renato Petrioli della Fondazione Bordoni: tecnicamente funziona, ma la gente non ha più l’anello al naso!), specificando però che trattasi di opinioni personali esulanti la perizia tecnico-elettronica.

Il pubblico, anche dopo la memoria Il Bitnick incompreso, è rimasto disorientato o ha interpretato l’atteggiamento del Ministero delle Comunicazioni, e in particolare di codesto ufficio, come una sconfessione non solo del Bitnick ma anche del suo inventore. Il perdurare dell’inerzia sarebbe allora un’inadempienza che, tra le altre conseguenze, arrecherebbe - direttamente e indirettamente - discredito e danno allo scrivente, che sarebbe perciò costretto anche a tutelare la propria onorabilità.

        Si segnala l’urgenza e si porgono distinti saluti.

Andrea Gaeta